viernes, 30 de enero de 2009

I progetti e le associazioni

L’ Associazione Solidarietà Paesi Emergenti ASPEm è un Organizzazione Non Governativa italiana. La sua attivitá di cooperazione iternazionale in Perú inizia nel 1987 nelle zone marginali di Lima Est intervenenendo nei settori piú vulnerabili della popolazione: infanzia e donne, fondando le proprie azioni nella difesa dei dirtitti umani, sviliuppo locale comunitario e cittadinanza attiva.

Negli anni, luoghi ed ambiti di intervento hanno visto una notevole estensione cosi come i contatti con altre ong, istituzioni e asociazioni tutt’ora parteners e presso le quali ognuno di noi presta il proprio servizio civile.

Di seguito i vari progetti:


Chiara, 26 anni.
Svolgo il mio servizio civile in ASPEm Lima.
Appoggio due progetti: "ASPEm comunicacion" e "Trabajando para el futuro: una nueva oportunidad de trabajo para la inclusión social de jóvenes y mujeres de Huaycán".
Nel primo mi occupo della coordinazione dei 2 giornali della ong "MI Tambo" e "¡Participa Huaycán!", appoggio l'aspetto "comunicativo" di ogni progetto che va dal montaggio di un video, interviste, gestione del registro audio-visivo, cosi come coordinare la produzione di magliette o altri gadgets..Nel secondo svolgo un attivitá piú di campo, nella Comunitá Urbana Autogestita di Huaycán nel distretto di Ate, Lima, appoggiando 2 gruppi di donne, "las tejedoras" (che lavorano ad uncinetto) e "las arpilleras" (tipico artigianato peruviano), nel difficile processo di inclusione sociale attraverso l’inclusione economica, per mezzo di una formazione sia tecnica che personale, laboratori sull’ economia solidale, participazione alle fiere equo-solidali.
Nella zona R collaboro con la popolazione, rappresentati locali,e tecnici esterni alla pianificazione di attivitá che sensibilizzino in merito alla questione ambientale e al rispetto dei luoghi pubblici, attraverso attivitá ludico-educative con i bambini della zona e sostegno dei comitati cittadini.



Silvia, 25 anni.
Svolgo il mio Servizio Civile presso Warmayllu Cajamarca.
Warmayllu è una Associazione che lavora con scuole rurali ed urbano marginali in Cajamarca, Lima, Andahuaylas e San Martin, promuovendo l'arte all'interno di esse come parte fondamentale di un'educazione e dialogo interculturale. L'Associazione incentiva inoltre l'investigazione e preservazione del patrimonio storico culturale per fortificare l'identità culturale dei bambini, giovani e popolazione in generale.
L’equipe di Warmayllu è composta da promotori che appoggiano, e non sostituiscono, i professori delle scuole. Nello specifico i promotori collaborano con i professori delle scuole iniziali, primarie e secondarie. L’appoggio ai professori viene svolto attraverso riunioni e differenti tipi di taller (tessuto, musica...)
Nello specifico a Cajamarca io lavoro con le scuole iniziali in sette diverse comunità rurali (dai 3.000 ai 4.000 metri di altura), per un progetto definito "Wiñaq Muhu".
Appoggio quindi i professori nel lavoro quotidiano in aula, cercando di diffondere ed includere in questo processo anche i genitori dei bambini.
Warmayllu, per diffondere il lavoro svolto, organizza inoltre expoferie attraverso l’aiuto dei professori, che vengono coinvolti direttamente per la preparazione delle manifestazioni.



Ciao sono Silvia, ho 25 anni e durante quest'anno come casco bianco lavoro a Warmayllu, Lima.
Warmayllu è una parola quechua che significa comunità di bambini.
Il lavoro che Warmayllu svolge è di appoggio e divulgazione di progetti, laboratori artistici per i bambini del livello iniziale e primaria considerando l'arte come mezzo per rafforzare le identità e metodo valido di crescita e sviluppo.
Il progetto in cui lavoro io,winaq muhu, è pensato per i bambini del livello iniziale.In questo mese,fino alla fine del prossimo sto lavorando a Pachacutec, Ventanilla, Callao, ad un laboratorio di pittura con i bambini seguendo il metodo Arno Stern che mi aveva affascinata molto prima della partenza per questo fantastico paese.
L'esperienza è fin'ora positiva, i bambini sono felici di dipingere e molto impegnati, è una soddisfazione vedere la voglia che hanno di giocare. In questi giorni con l'equipo Warmayllu stiamo facendo delle giornate formative ,oggi un laboratorio di musica,domani uno di danza.Sono esperienze molto interessanti e stimolanti che mi danno modo di vedere un modo diverso di lavorare in equipe come un tempo e un clima famigliare che si respira ogni giorno nelle cose che ognuno di noi fa in queste 8,9 ore di lavoro.
lascio in allegato il link del portale arteperu dove si possono trovare informazioni piu dettagliate.
http://www.arteperu.org.pe/html/warmayllu/formacion1.html



Carolina 26 anni.

Svolgo il mio servizio civile in ASPEm Lima appoggiando il progetto “promocíón del desarrollo integral de niños y niñas” nei cerros di San Cosme ( Distritto La Victoria) e Amauta ( Las Terrazas, Distrito El Agustino).
Tutti i pomeriggi dalle 3 alle 5 si creano spazi di svago per i bimbi dei cerros, seguendo vari moduli. ora si partirà dal modulo dell'autostima per arrivare in Luglio al modulo di Abuso Sessuale Infantile. Le tecniche utilizzate sono quelle del gioco, del cuentacuentos, titeres, giochi di ruolo. Si sta cercando anche di sviluppare un interesse nei bambini alla lettura e quindi elaborazione di attività ludiche all'interno della biblioteca del colegio di San Cosme.



Elisa, 27 anni.
Svolgo il mio servizio civile presso APRODEH Asociación Pro Derechos Humanos, Lima. L'organizzazione nasce neglia anni ottanta durante gli anni piú duri del conflitto interno (1980-2000) con l´ obiettivo di difendere i diritti umani palesemente violati durante il periodo di violenza; attualmente mantiene il suo impegno nella difesa dei diritti umani fondamentali, ampliando il suo raggio d'azione ai DESC, Diritti Economici Sociali e Culturali.
Come servizio civile sono integrante dell' équipo capacitación. Gli ambiti di intervento della mia équipe sono principalmente tre :organizzazione di talleres di formazione integrale in diritti umani rivolti a giovani lider di organizzazioni sociali di vario tipo (politiche, religiose, sociali, culturali,...); supporto e organizzazione di attivitá con i famigliari delle vittime del conflitto interno; organizzazione, gestione e coordinamento del processo di risarcimento collettivo, individuale e simbolico alle vittime del conflitto interno e loro famigliari.
Il mio impegno si dirige soprattutto alle prime due attivitá. Per quanto riguarda i talleres rivolti a giovani, si tratta di organizzarne tre all' anno (nord-sud-centro) della durata di cinque giorni ciascuno, occupandosi di tutto il processo di convocatoria, selezione, organizzazione, metodologia, contenuti, coordinamento, contatti....
Per quanto riguarda il supporto ai famigliari delle vittime del conflitto, ci si occupa di organizzare con loro attivitá culturali, ricreative, formative…nonché di supportarli nella loro costante lotta per ottenere giustizia (manifestazioni, marchas, sensibilizzazione, eventi simbolici....).


Francesco, 25 anni ancora per poco. Orgogliasamente residente del Quadraro, un quartiere della periferia romana di origine popolari ecombattenti.
Svolgo il mio servizio civile ad Arequipa nel progetto “Mujeres y Jóvenes microempresarior en la promoción del desarollo local”, un progetto di sviluppo economico e sociale rivolto agli impresari, in modo particoalre donne e giovani, del distretto di Paucarpata.
Il progetto è finzanziato dal ministero degli affari esteri e realiozzato da ASPEm in partneship con Cecycap, una ong locale nata come centro studio cristiano che ha lavorato in molteplici temi sociali, in particolar modo con gli impresari e nel tema dello sviluppo partecipativo nel distretto di Paucarpata.
Il progetto si compone di tre linee, uan riguardante la capacitazione tecnica, sia generale che specifica per mestiere, degli empresari. La seconda linea invece riguarda il credito è consiste nella possibilitá per gli impresari di ottenere dei crediti solidali, cioé dei crediti basati sulla solidarietá tra un gruppo di persone.
La terza linea si occupa promuove la partecipazione degli impresari negli spazi di contrattazione locale.
All’interno del progetto lavoro in appoggio alla linea 2 e mi occupo, principalmente, della promozione del programma di credito solidario e della gestione delle riunioni dei gruppi solidali.
Inoltre in rappresentanza di ASPEm partecipo al Colectivo de inclusión social, un collettivo che si occupa dei diritti umani e che nacque al fianco del lavoro della CDR, la commisione di veritá e riconcilazione che ha lavorato sugli anni di violenza vissuti in Perúi.Per il prossimo anno, con il colettivo, si lavorerá sul tema di conflitti sociali, in modo particvolare, sul tema dei conflitti lavorativi, promopvendo una serie d’incontri con le associazioni che alvorano nel tema e costruendo dei taller di sensibilizzazione ai diritti dei alvoratori da portare negli albergue e nelle scuole della cittá e della provincia.



Davide, 22 anni
Sto trascorrendo il mio anno di servizio civile presso una piccola associazione di Arequipa, Niños Libres, che si occupa di minori da 1 ai 17 anni incarcerati all'interno degli albergues della città per vari motivi: per piccoli furti, per violenze subite, per abbandono, per fuga dalla propria casa.
In particolare il mio lavoro si svolge in un albergue transitorio, gestito da un personale puramente appartenente alla polizia nazionale peruviana.
Un albergue transitorio è un non luogo, ovvero i bambini possono permanere fino a un massimo di tre mesi parcheggiati, nell'attesa della decisione di un giudice sul loro futuro. Nel frattempo non vanno a scuola, non sanno nulla del loro destino.. Insomma aspettano.
Il mio lavoro consiste nel proporre ai ragazzi internati in questi luoghi orrendi percorsi per tentare di ricostruire un'identità personale, perduta a causa delle violenze e delle situazioni che hanno vissuto e più in generale tentare di essere un appoggio anche nel ricongiungimento con le famiglie.
Altra parte del mio lavoro è un progetto di prevenzione del VIH-SIDA e delle malattie a trasmissione sessuale. Abbiamo costruito un taller che replichiamo nei vari albergue della città.
Come rappresentante di Niños Libres partecipo a un collettivo di giovani rappresentanti di alcune associazioni di Arequipa, cercando di elevare lo scontro a livello politico riguardo ai diritti violati in materia di lavoro , salute e detenzione carceraria.

Giorgio,27 anni
Collaboro con ASPEm a Tambo de Mora, dipartimento di Chincha, regione Ica.
Partecipo al progetto:“
Refuerzo de la Acción social y comunitaria para la reconstruccion de Tambo de Mora” .
Le mie attivita si dividono principalmente in due:
la mattina mi dedico insieme al magazziniere alla gestione del magazzino dei materiali in arrivo e da consegnare ai beneficiari del progetto.
Nel pomeriggio partecipo attivamente alla costruzione dei moduli in quincha mejorada che Aspem sta realizzando insieme ai beneficiari.


Carla, 26 anni
Sto svolgendo il mio servizio civile presso la Asociación Qosqo Maki, a Cusco.
L’associazione è nata più di 15 anni fa per rispondere all’esigenza di offrire un tetto a tutti i bambini e adolescenti che vivono e lavorano per le strade della città.
In questi anni l’associazione è andata cambiando e ora il servizio che offre va ben oltre quello di un semplice dormitorio, si cerca di dare un’attenzione più integrale possibile ai ragazzi che decidono di usufruirne.
I principi su cui si basa l’azione di Qosqo maki sono l’educazione in libertà e la cogestione. Il dormitorio è uno spazio gestito insieme ai ragazzi che ne fanno uso, sono loro che si occupano della pulizia quotidiana e delle diverse attività con il sostegno degli educatori, e attraverso un’assemblea settimanale possono decidere le norme della loro convivenza e il funzionamento dei loro spazi.
Qosqo maki è un dormitorio a cui si accede per libera scelta, non c’è nessuna costrizione e ogni ragazzo decide liberamente per quanto tempo fermarsi.
I ragazzi che lo frequentano hanno per la maggior parte tra i 12 e i 18 anni e lavorano per le strade della città, hanno occupazioni diverse, ci sono venditori di caramelle, lustrascarpe, cantanti e musicisti, cobradores, venditori di cartoline…
In particolare appoggio in un’area chiamata “Equipo de Seguimiento”, creata da poco con l’intento di rispondere prontamente alle necessità manifestate dai ragazzi, in particolare per quanto riguarda temi quali: salute, educazione, documentazione, acompañamiento laboral, reinserzione familiare, sostegno in caso di procedimenti giudiziari o detenzione presso la “comisaria de familias”.
Gestiamo inoltre l’informazione che è possibile ottenere dai ragazzi sulla loro storia personale attraverso l’elaborazione di “fichas personales”, e cerchiamo di recuperare per ognuno la documentazione basica così che al compiere 18 anni possano ottenere il proprio documento d’identità.



Salve a tutti, sono Andrea, o come dicono qui a Cuzco Andres, sono un casco bianco in servizio civile all’estero.
La scelta di partire era maturata già un anno fa, ma poi piccoli impedimenti han fatto slittare tutto a quest anno, sono qui dopo aver superato un colloquio con ASPEm, un ONG lombarda. Qui lavoro presso Yanapanakusun, sembra uno scioglilingua ma in realtà significa aiutiamoci in quechua. La Capo con la C maiuscola è Vittoria Savio, una donna forte piemontese che dopo anni di sforzi ha dato vita a tutto questo centro. Ora qui ci sono cinque progetti che spaziano dal turismo responsabile ad una radio e molto altro.
Io son entrato qui con il progetto “Creciendo Juntos”, progetto che richiede un lavoro nelle comunità andine. Inserito da subito nell’equipe che lavora nei distretti di Accha e Omacha, la distanza tra Cuzco e Accha è di circa 4 ore di bus, poi da Accha alla comunità più distante di Omacha ci sono 2 ore e mezza di moto e 1 ora di cammino. Si parte il lunedì mattina alle 4 per poi tornare a casa il venerdì sera alle 8 circa.
Il lavoro varia molto perchè si opera con i padri di famiglia, ma anche con i bambini, queste attività nascono per dare un maggior valore ai bambini che qui non sono certamente diversi dai nostri. Qui sta anche una parte che si occupa invece dei diritti dei campesinios e dei poteri che ha la comunità. Esiste infatti una costituzione che senza paura di dirlo è molto di stampo socialista, che concede appezzamenti di terreno molto simili tra loro a tutti i membri della comunità senza permettere che qualcuno ne possegga più di altri, purtroppo non tutti conoscono questo statuto obbligatorio. Quindi vario molto le mie attività, da quelle molto pratiche con i padri di famiglia o con i bimbi, ad incontri alle 5 di mattina con uomini e donne delle comunità. Questa settimana è partita pure una fase del progetto elaborata da me, si tratta di creare in quattro comunità dei gruppi di teatro con i bimbi, ovviamente tutto quello che si cerca di far apprendere è tramite il gioco, per terminare a settembre con la presentazioni di 4 opere teatrali su argomenti sociali. Gli argomenti saranno due uno riguarderà le problematiche sociali in comunità e l’altro tratterà il problema della migrazione dal campo alla città.
Per contattarmi senza problema su skype cyper82 o leggere qualcosa in più o per lasciarmi la mail sul mio blog: http://snideroandres.wordpress.com/ .Un abrazo a tutti.



Alice, 25 anni.
Sto svolgendo il servizio civile al MANTHOC (Movimiento niños adolescentes trabajadores hijos de obreros cristianos) e precisamente nella scuola di Ciudad de Dios a Lima.
L’ area in cui lavoro si chiama “soportes pedagogicos” : io e la mia collega , una volontaria tedesca, svolgiamo un servizio un po trasversale alla scuola.
In collaborazione con l equipe dei professori, ci si occupa dello sviluppo integrale dei NATs (niños adolescentes trabajadores) e quindi di tutto cio che concerne la loro crescita e formazione, con un attenzione particolare alla loro salute, ai loro diritti e ad una partecipazione attiva dei NATs per la promozione del loro protagonismo.
Nel concreto ci occupiamo di trovare risorsei per svolgere attivita con i NATs, campagne di salute, taller espressivi e soprattutto formativi, di collaborare con gli enti pubblici per la richiesta di documenti, di supportare le famiglie attraverso visite domiciliari e di accompagnarle nella richiesta di “partidas de nacimiento e DNI”, di collaborare con psicologi per l’ accompagnamento di alcuni bambini e ragazzi..etc..
Insomma un po tutto cio che riguarda la crescita integrale dei bambini e adolescenti della scuola.

Vera, 27 anni.
Sto svolgendo il mio servizio civile presso la Capellania Penitenciaria Arquidiocesana Nuestra Señora de La Paz, nel carcere di San Pedro, La Paz, Bolivia.
Il carcere di San Pedro rappresenta una realtà penitenziaria unica in Bolivia per la sua storia e gestione: è un carcere maschile, dove al suo interno non ci sono guardie, i detenuti si autogestiscono in tutto, e vige la regola che il più forte vince e a volte purtroppo questo avviene davvero senza alcuna esclusione di colpi. I carcerati possono girare liberi per la prigione, non vi è infatti per loro alcun vincolo di reclusione nella cella, sicché, narcotrafficanti, drogati e assassini si trovano assieme a condividere uno stesso spazio, situazione che ostacola più che aiutare un possibile recupero sociale del prigioniero e una maturazione della sua colpa.
In questo scenario sociale ad alto rischio, si trovano a vivere assieme ai loro genitori gli stessi figli dei detenuti. San Pedro conta quasi 250 bambini di un’età che va dai 0 ai 16 anni che quotidianamente dividono con i loro genitori non solo la cella ma la stessa vita da prigioniere; sono privati della libertà, della gioia di essere bambini, di un’educazione e formazione basilare e in alcuni casi dell’affetto stesso dei famigliari. Messi ai margini di una società che sembra essersi scordata di loro, quando escono per andare a scuola, subiscono discriminazioni ed emarginazione. All’interno della carcere la vita per loro non è certo più facile, sono stati segnalati casi di violenza, abuso sulle bambine, sfruttamento dei più piccoli come corrieri per la droga.
Per limitare il più possibile la relazione bambino-detenuto e per cercare di stare più vicini alle necessità di questi bambini, su iniziativa del Padre Capellano di San Pedro, Padre Filippo Clementi, si scelse di costruire uno spazio all’interno del carcere che fosse dedicato solo ai bambini, dove nemmeno i genitori ci potessero mettere piede, e cosi nacque il Kinder, dove ora io svolgo il mio servizio.
All’interno del Kinder si svolgono attività ludico-ricreative, attività di supporto scolastico, di accompagnamento e formazione, prevenzione alla violenza, rafforzamento dell’autostima. L’idea è quella di offrire al bambino, un punto di riferimento che sia a volte un po’ una figura amica, a volte un po’ più materna, dando un appoggio psicologico o di semplice compagnia e ascolto. In questo quadro si sta cercando all’interno del progetto di stimolare la comunicazione a volte totalmente assente tra bambino e resto della famiglia, rinsaldando i legami famigliari che a causa del vissuto di ciascun componente della famiglia, a volte si sono spezzati o sono stati persi.
La realtà del Kinder fornisce anche occasione di conoscenza della vita all’interno della prigione e del dramma che viene vissuto dai prigionieri, come per esempio possa essere la perdita della loro libertà e per alcuni della stessa dignità umana. Attraverso la distribuzione ai detenuti di piccoli incarichi legati alle attività del Kinder infatti si cerca di creare un’occasione di loro partecipazione e di responsabilizzazione, facendoli sentire valorizzati e favorendo cosi la comunicazione e la condivisione delle loro esperienze di vita, a volte dagli aspetti crudi e amari.

Elisabetta, 25 anni.
Sto svolgendo il mio Servizio Civile ad El Alto (La Paz, Bolivia) all'interno di una piccola ma affiatata ed operosa organizzazione di nome CASSA (Comunidad Andina Suma Satawi).Il mio ruolo va definendosi con l'aumentare della mia permanenza al suo interno. Da un mese sono responsabile dell'area progettuale legata all'artigianato ed in particolare a quella tessile con lana d'alpaca. Rivolgiamo a donne di El Alto un accompagnamento economico, gestionale ed operativo che va dalla formazione alla vendita fino, al termine di un processo in corso, al raggiungimento della loro autonomia come micro - imprenditrici. A tal proposito CASSA sta creando al proprio interno una micro - impresa che, rendendo espliciti e condivisi i passaggi del proprio sviluppo, diventi un potenziale esempio e uno stimolo per le artigiane coinvolte. Così, è stato recentemente creato un marchio che porta il nome di "Artesanìas Yuri", dove Yuri in lingua Aymara significa Origen, Nacimiento, Nuevo. A tale ideazione faranno seguito altri interventi legati all'immagine del gruppo come la creazione di un logo, la stampa di nuove etichette e di sacchetti per i prodotti, la scelta di una collezione per l'anno 2009 con l'introduzione di nuovi modelli, la stesura di un catalogo e, possibilmente, l'installazione di una pagina web. A livello commerciale si tenterà di rintracciare nuove occasioni di vendita tanto a livello nazionale che internazionale (fiere, feste, negozi), dando la priorità al comercio justo di cui Yuri segue i principi. All'interno del gruppo di artigiane si promuoverà la solidarietà, le si incentiverà attraverso dinamiche ad esporre le proprie opinioni, si tenterà di rafforzare l'identità del gruppo e di sviluppare la coscienza del loro lavoro, dei loro diritti e del loro ruolo. Infine, si motiveranno le produttrici alla costanza nella partecipazione e alla individuazione di una leader che possa far loro da coordinatrice e referente. All'interno di CASSA si cercherà di migliorare la parte gestionale legata al coordinamento, alla distribuzione dei compiti fra le artigiane, alla pianificazione delle vendite e della produzione. Si avvieranno anche questionari ed interviste tanto all'interno del gruppo di artigiane (per verificarne consapevolezze, critiche, motivazione, aspettative, disponibilità concreta) quanto tra i clienti e i potenziali clienti (sondando gusti, grado di soddisfazione, priorità).E' un lavoro che mi coinvolge in un settore che mi era sempre solo interessato come svago ed anche in attività che invece non erano mai state vicine alle mie passioni, soprattutto prefessionali. Mi motiva molto la causa (l'artigianato diventa occasione di emancipazione sociale ed economica per le donne), il grande affiatamento che mi lega al gruppo di lavoro ed alle produttrici e le forti emozioni che questa esperienza mi sta regalando.E' probabile che al mio impegno si aggiungeranno attività strada facendo, possibilmente anche di competenza socio - educativa, visto che CASSA sostiene divesrsi progetti di promozione di diritti umani e di educazione ambientale nelle zone dell'altipiano rivolti a donne, anziani, leader di comunità e, prossimamente, giovani.

Andrea,19 anni.
Svolgo il mio anno di servizio civile presso il MANTHOC, Movimiento di Nino y Adolescentes Trabajadores Hihos de Obreros Cristianos, di Cajamarca, Perù.
Lavoro nella scuola per bambini lavoratori gestita dal MANTHOC occupandomi del Suporte Pedagogico, cioè dell'alimentazione e della salute psicofisica dei bambini. Inoltre faccio viisite domiciliari alle famiglie dei bambini con problemi.
Questo durante la settimana, il sabato invece appoggio direttamente il Movimento seguendo un gruppo di bambini lavoratori organizzati.